Ogni opera nasce per ricordare le nostre radici…
Quest’ opera l’ho intitolata Fadía, che in dialetto Craveggese significa Fatica.
Raffigura una donna che alza un “Rasùn” stracolmo di foglie. Si, perché una volta ogni cosa era preziosa, anche le foglie. Esse venivano usate come giaciglio per il bestiame nelle stalle. Ed ogni qualvolta si sporcavano, venivano sostituite con altre pulite.
Un’opera che ho voluto dedicare a chi ancora nella montagna ci crede, e che la fa vivere.
Da questo omaggio, ho scritto un piccolo racconto, che va a racchiudere la storia di questa donna è ed il suo Rasún di foglie:
“Poi quando nevicava tanto, si passava a piedi tra le vie del paese che nel frattempo, si erano ridotte in stretti sentieri…e su quei sentieri vedevi loro. Orme stanche che pian piano si facevano strada verso casa. Erano orme che sporcavano, intrise di letame e fieno. Ma per me erano tutto, tranne che sporche.”
Serena Guerra
