“L’Arte di ricordare ”

Ogni opera nasce per ricordare le nostre radici…

Quest’ opera l’ho intitolata Fadía, che in dialetto Craveggese significa Fatica.

Raffigura una donna che alza un “Rasùn” stracolmo di foglie. Si, perché una volta ogni cosa era preziosa, anche le foglie. Esse venivano usate come giaciglio per il bestiame nelle stalle. Ed ogni qualvolta si sporcavano, venivano sostituite con altre pulite.

Un’opera che ho voluto dedicare a chi ancora nella montagna ci crede, e che la fa vivere.

Da questo omaggio, ho scritto un piccolo racconto, che va a racchiudere la storia di questa donna è ed il suo Rasún di foglie:

“Poi quando nevicava tanto, si passava a piedi tra le vie del paese che nel frattempo, si erano ridotte in stretti sentieri…e su quei sentieri vedevi loro. Orme stanche che pian piano si facevano strada verso casa. Erano orme che sporcavano, intrise di letame e fieno. Ma per me erano tutto, tranne che sporche.”

Serena Guerra

“Rosso”

Il rosso é vita, è passione. Rosso come il ferro incandescente pronto per essere forgiato. Non conosco nulla di più pulsante ed energico di questo colore.

Titolo: CÒR – Cuore in dialetto Craveggese

Un tributo alla Resistenza Ossolana, nella copertina eseguita da Serena Guerra per il Libro di Mario Borgnis.

Quando Mario mi commissionò la copertina del suo libro, dedicato ad Antonio Mozzanino, giovane Partigiano Craveggese, ne fui subito entusiasta. Eseguire questo ritratto, è stata un’ esperienza davvero unica… Uno dei momenti più emozionanti credo sia quando Mario, mi portò la foto di Antonio, dalla quale poi, avrei preso spunto per il ritratto. Prima di mettermi all’opera però decisi di contemplare un attimo quel viso, e mi soffermai in particolare sul suo sguardo… Uno sguardo di un giovane ragazzo di 25 anni, pieno di vita, speranze ed ideali…ma che a lui furono strappati via con disumana crudeltà dalla furia Nazifascista.

Tenere vivo il ricordo di queste persone che si sacrificarono per la nostra libertà, è uno dei nostri più grandi doveri.

C’è una frase dedicata alla memoria che voglio condividere e credo racchiuda il senso di tutto ciò

” Ricorda, e spiega ai tuoi figli. Racconta loro come un popolo in rivolta, si ribellasse un giorno, e narra a loro le mille gesta, di quella gente che sui monti, nei borghi, sbarrarono il passo all’invasore. Nè ti scordar dei morti, nè ti scordar di raccontare cos’è stato il fascismo e il nazismo. Ricorda le stragi, la fame e la miseria. Spiega ai tuoi figli, non perché l’odio e la vendetta duri, ma perché sappiano quale immenso bene sia la libertà, ed imparino ad amarla e la difendano sempre.”

“Orme”

Nella mostra che ho intitolato “Orme”, ho voluto raccontare, attraverso i miei pezzi, il costante percorso di ricerca nel mio lato creativo.

Quelle da cui ho tratto ispirazione sono le Orme lasciate dai nostri antenati;

Per non dimenticarle, per proteggerle in qualche modo dal vento del tempo che soffia inesorabile.

I materiali che uso, hanno sempre avuto un ruolo fondamentale sulla mia Arte. La passione per il legno, me l’ha trasmessa Sergio Guerra, mio papà che é falegname.

Già da piccola mi piaceva passare del tempo nella sua bottega a vederlo creare…e tutt’ora quando maturo un’idea, ho piacere di condividerla con lui, ed imparare i segreti del suo mestiere.

Le Orme del passato le ho trovate attorno a noi, sulle strade, sui sentieri, ma anche nelle nostre case, nei vecchi ruderi…Quello che ho fatto, è stato semplicemente cercare di leggere la loro storia, quello che volevano raccontarmi…Ed io sono stata ad ascoltare, come una nipote sta ad ascoltare un nonno che racconta.

L’Arte di “Arredare”

Con il pezzo “Chiaro di Luna” ho voluto ricreare le sensazioni che si provano ad una suggestiva salita in notturna con sci d’Alpinismo…Arrivati alla cima ci si ferma a contemplare la vallata sottostante, che brilla di luci.

La “Preseü” in dialetto Craveggese (Antica mangiatoia), si trasforma nel crinale di una montagna, da cui i due sciatori ammirano il panorama.

“Tra Legno e Cielo”

    La montagna fra presente e passato

Una mostra dedicata alla montagna, in tutte le sue sfumature. Ogni pezzo celebra storie di vita quotidiana, inerenti alle realtà montane. Fienagione, transumanza, cardatura della lana, mestieri che facevano e che fanno parte tutt’ ora del nostro patrimonio storico.

Ma anche pezzi dedicati all’ Alpinismo, uno sguardo verso questo mondo che coniuga la passione per lo sport con l’amore ed il rispetto per la Montagna.

qui sotto le foto di alcuni pezzi:

90EB2B62-5165-4A95-8134-C6D51FADDA70Titolo: “Verso Sera”
È oramai sera, il calore del tramonto avvolge l'alpeggio, 
ci si incammina verso le baite con la gerla...
   Titolo: “ Chiaro di Luna”
Un omaggio allo sci d' Alpinismo.
Arrivati alla cima, ci fermiamo ad ammirare il panorama, sotto la luce della luna.
D30D6771-1D57-4A03-80A2-E36893A97114Titolo: “Transumanza”
Il pastore aspetta paziente il suo bestiame, si scende dagli alpeggi, 
é ora di tornare a casa.
IMG_3895Titolo: “ Equilibrio”